Borges, Jorge Luis 1899-1986

Cronache di Bustos Domecq - Torino Einaudi Tascabili 1999 - 146 p. - Letteratura .

La pittura, il romanzo, la poesia, la critica: per colpire le mistificazioni e il sussiego della falsa cultura, Borges e Bioy Casares inventano una serie di svelti profili, scritti nel linguaggio frivolo e salottiero di un velleitario poligrafo. Troviamo dunque un artista del plagio integrale, che non si preoccupa di rifare pari pari La capanna detto zio Tom e Le Georgiche; il romanziere che descrive implacabilmente gli oggetti che il caso ha posto sul suo tavolo; il poeta che a un concorso, che ha per tema la rosa, lascia da parte i versi e si presenta alla giuria con una rosa in mano; l'architetto che costruisce case complicate e rigorosamente inabitabili; il pittore che nasconde i suoi mirabili paesaggi sotto uno spesso strato di catrame. Nel nome di tre grandi «dimenticati» (Picasso, Joyce e Le Corbusier), l'ironia degli autori colpisce con effetti esilaranti i falsi miti della cultura contemporanea, i luoghi comuni della pigrizia mentale e la solennità del dire applicata a oggetti insignificanti.

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