Poesie : 1923-1976

Appena Borges si guarda in uno specchio, in orrore profondo lo assale. Quel cristallo impenetrabile riflette il voto di un uomo civile e discreto, che ama gli "orologi a sabbia, le mappe, la stampa del secolo XVIII, il sapore del cafè e la prosa si Stevenson". Ma, dietro quel viso gentile , si apre un vuoto senza fine. Se guarda più a lungo nelle profondità dello specchio, ecco che tutto sembra cancelarsi; e, dal nulla, emerge soltanto "un po' di freddo, un sogno sognato da nessuno".. Le poesie di Borges dal 1923 al 1976, nel commento di Roberto Paoli: il primo esistente nel mondo; che rintracia tutte le allusioni culturali del più dotto fra poeti moderni.